lunedì 29 aprile 2019

tutte le tonalità del blu

il cielo torbido
appannato
come il futuro che mai ho immaginato.
il divano sbiadito,
vorrebbe essere di un blu deciso
ma nonostante i tentativi quel colore
non riesce a raggiungerlo.
sta fermo,
vergognandosi delle sue sciatte chiazze
in attesa di essere sostituito.
il suo futuro dipende dall'aspirazione dei suoi sfruttatori.
il pianto,
anche lui stanco e pesante
resta immobile
come un alone di cemento che circonda la la testa ed il torace.
blu come il freddo
che anestetizza ogni speranza.

cosa è cambiato?

nella pratica nulla,
nei miei sentimenti si è modificata la disperazione:
prima era qualcosa che percepivo potesse avvelenare solo il momento contingente;
adesso è diventata insopportabile, invalidante, estenuante, angosciante, esasperata,
ho perso ogni speranza.
è come un trascinarsi lento e doloroso,
con piccoli attimi di gioia,
ma sono così incostanti che la mia percezione è di sopravvivenza alla disperazione.
è così che mi sento:
di sopravvivere.
ha un senso tutto ciò?
un motivo, un appiglio che possa darmi quell' almeno temporaneo sollievo di stare qua con un preciso compito?
Perché la mia vita deve essere così sofferente?
E' qualcosa di legato al mio comportamento, alle mie scelte errate, di certo non posso credere di essere vittima della sfortuna.
Ma come è possibile che non sia riuscita ad evolvermi di un centimetro?
Non ho imparato assolutamente nulla per essere felice
non so come fare.
Mi autocondanno alla tristezza
forse mi punisco
sono anche stanca di capirne i motivi
sono tanti e sono sempre loro
ma non puoi agire su di loro
semmai sul presente, sul futuro, sui comportamenti
poi però resta tutto così
ugualmente triste
e angosciante
e senza appiglio.
Stare al mondo diventa una gara alla resistenza
ma ha senso?
perché?
Anche fosse colpa mia, del mio mancato evolvermi,
della mia inettitudine
o anche solo della mia percezione errata,
ha senso vivere così triste?
Per quale motivo io scelgo giornalmente di proseguire a soffrire costantemente?
Sentirsi responsabili del proprio destino ho sempre creduto fosse l'unica maniera per poterlo cambiare in meglio.
Ma evidentemente non è sempre così.
ovviamente è legato alla nostra forza di volontà ed alla facoltà di imparare dai propri errori e modificare schemi mentali e comportamenti.
ma non è scontato il cambiamento.
Paradossalmente conoscermi mi ha, per certi versi, dato più informazioni utili per avere la certezza di essere triste.
Non ho usato queste informazioni per costruirmi un futuro più accogliente, o anche solo la speranza che questo un giorno possa esistere;
ho solamente eliminato la possibilità che ad influire sia anche il mondo circostante, per dedicarmi in prima persona ed a tempo pieno all'autodistruzione della mia voglia di vivere.
che gioia!







martedì 2 aprile 2013

ancora qua

non riesco a scordar nulla
odori sapori e colori di me e di te.
i sorrisi e i dolori
l'abbandono e il tradimento
gli occhi che non guardano
non capiscono.
piango
interminabili sere
sul mio divano
è un'attesa estenuante della fine.
un giorno azzurro
senza nuvole
senza vento
il nulla
un foglio da scrivere
bianco.